Lo statuto dei lavoratori, nato nel maggio del 1970, si presenta come un insieme di norme atte a tutelare la libertà e la dignità di ciascun lavoratore, per ciò che riguarda le attività da svolgere, la libertà sindacale e tutto ciò che concerne le regole relative al collocamento.
Ogni lavoratore deve essere consapevole dei propri diritti e doveri, in modo da vivere il proprio contesto lavorativo in maniera obiettiva e serena.
I DOVERI DEL LAVORATORE
- Svolgere la propria attività: ogni lavoratore ha l'obbligo di adempiere alle mansioni a cui è stato assegnato, in base al contratto lavorativo firmato, avendo però tutto il diritto di non accettare attività extra che non gli competono.
- Osservare le direttive: il lavoratore deve svolgere ciò che viene disposto dal datore di lavoro.
- Svolgere le mansioni assegnate con diligenza: adoperarsi per la società con la dovuta precisione ed attenzione.
- Comportarsi lealmente: mantenere la riservatezza su quanto viene svolto sul luogo di lavoro e non svolgere attività di concorrenza.
I DIRITTI DEL LAVORATORE
- Diritti personali: il lavoratore ha il diritto di svolgere le proprie attività in ambienti sicuri e controllati periodicamente. Ad ogni lavoratore spettano periodi di riposo giornalieri, settimanali e festivi, oltre che, su richiesta, giorni di ferie e malattia. Il posto di lavoro deve essere conservato anche nel caso in cui intervengano cause di forza maggiore quali gravidanze, infortuni, malattie o servizio militare. E' diritto del lavoratore poter esprimere la propria opinione in piena libertà.
- Diritti economici: ad ogni lavoratore spetta una retribuzione periodica, proporzionale alle attività svolte ed adeguata alla propria sussistenza, oltre che il TFR, ossia il trattamento di fine rapporto, allo scadere dei rapporti intercorsi.
- Diritti sindacali: è possibile, qualora lo si ritenga opportuno, svolgere attività sindacali, scioperando e promuovendo all'interno del luogo di lavoro idee ed attività.